domenica 7 settembre 2014

Recensione: "L'amore Immortale: il libro segreto dell'arcangelo" di Sabrina Benulis

Finalmente riesco a fare un'altra recensione, sono passati secoli!
Oggi vi parlo di un libro urban fantasy uscito qualche anno fa, e che non so neppure se è ancora in libreria (a me è arrivato tramite booksmooch): L'amore Immortale di Sabrina Benulis



"L'amore immortale: il libro segreto dell'arcangelo" di Sabrina Benulis

     
Editore: Newton Compton
Categoria: Urban-Fantasy / Paranormal Romane
Tipo: Primo di una trilogia
Prezzo:  9, 90 cartaceo (ma su Amazon è scontato).

Trama: Fin da bambina, Angela Mathers è perseguitata da visioni soprannaturali: affascinanti creature alate popolano i suoi sogni e la ossessionano, senza darle tregua. Tanto da spingerla a tentare il suicidio, più volte e in molti modi diversi, ma sempre senza successo: pare proprio che Angela non possa morire. Quando viene dimessa dall'istituto di igiene mentale dove è in cura, la ragazza si iscrive all'Accademia Westwood di Luz, esclusiva università vaticana, decisa a iniziare una nuova vita. Ma Luz non è affatto una cittadina tranquilla come sembra: ombre inquietanti si aggirano per le strade in cerca di qualcosa e Angela, con le sue cicatrici e i suoi capelli rosso sangue, non passa inosservata... Divisa tra un nuovo amore che sta sbocciando e le sue antiche ossessioni, Angela dovrà affrontare la verità su se stessa, perché potrebbe essere proprio lei l"'Insanguinata" di cui parlano le profezie, l'unica creatura in grado di accedere al misterioso libro dell'arcangelo Raziel, decidendo così il destino di angeli e demoni, del Paradiso e dell'Inferno...

RECENSIONE




Ci ritroviamo a Luz, isola sotto la protezione del Vaticano, e ospitante l’Accademia  Westwood, l’istituto che si occupa di ragazzi con poteri sovrannaturali e semplici aspiranti preti/suore. L’eroina di turno è Angela, diciottenne con il corpo tempestato di cicatrici, gli occhi blu e i capelli rossi, segno che la rende fin da subito, alla vista altrui, un’ Insanguinata, ovvero una persona in grado di parlare con angeli e demoni.
Angela è un’anima tormentata, vive ossessionata dagli angeli che popolano i suoi sogni e di cui dipinge ritratti così realistici da farle dubitare da sempre della loro reale esistenza, e che l’hanno indotta sin da piccola a svariati tentativi di suicidio per congiungersi a loro. Dopo aver appiccato l’incendio che ha distrutto casa sua e ucciso i suoi genitori (sempre con la speranza di morire)  riesce a entrare all’accademia per ricongiungersi con il fratello gemello Brendan, con cui vorrebbe tentare di restaurare un rapporto familiare (o più precisamente, cercare il suo perdono per l’omicidio involontario dei genitori).

Una volta a Luz, però, succederanno un’infinità di cose diverse che metteranno in dubbio persino la sua natura. Primo di tutti, l’incontro con Stephanie, la strega più popolare della scuola, e non solo per il suo bellissimo aspetto, ma per gli inquietanti poteri di cui dispone, e la profezia di cui mette al corrente Angela, e che Stephanie è convinta riguardi lei stessa: a Luz tutti sono in attesa dell’arrivo di Achon, la Rovina, ovvero la reincarnazione dell’arcangelo Raziel, e ovviamente chi se non Angela corrisponde in pieno alla descrizione? Ecco lì il cliché della rivale.


Da qui in poi è una continua scoperta di informazioni e razze. Se vi aspettate il tipico libro angeli/demoni, be’, non è così. Ci sono gli angeli, i demoni, i ritornanti, i golem, i jinn, le fate, i vapori, i posseduti e i mezzo-sangue. Credo di averli inseriti tutti, sì.
Quest’accozzaglia di razze è il punto forte e debole del libro. Se può essere bello vedere nuove sfaccettature di un tema trito e ritrito come quello degli angeli, è anche vero che l’autrice li inserisce tutti troppo alla svelta e in maniera confusa. All’inizio farete fatica a stare dietro a tutto e a ricollegare chi a cosa.

Seppur mi sia piaciuto come libro (le descrizioni in primis), devo sottolineare in negativo la caratterizzazione dei personaggi, specie nei principali.
Angela è noiosa. Vuota, senza carattere e non fa mai ridere. Del tutto pazza d'amore per l'angelo dalle ali di bronzo che sogna di notte e nei suoi stati incoscienti, fino alla fine del libro porterà avanti questa sua ossessione, anche quando messa di fronte alla realtà.
Dall’altra parte abbiamo Kim, il ragazzo con cui la nostra eroina avrà una relazione (se così si può chiamare), e che per chissà che motivi s’infatua di lei dopo poche pagine. Anche lui, purtroppo, non mi ha fatto impazzire. La sua vera natura e il lavoro di prete mi incuriosivano molto, e anche il suo rapporto con Troy, la Jinn, ma molte delle sue decisioni sarebbero da sputi in faccia.

Al contrario degli altri urban, il “nemico”, ovvero Stephanie, mi è piaciuto. Visto il suo passato, è l’unica ragazza che ha una scusa plausibile per il suo comportamento, e la scena finale con Naaman mi ha commossa. Entrambe mi sono piaciute molte, in barba alla protagonista!

La figura degli angeli non è nuova, specie quella di Israfel (spero di ricordare giusto, ci son troppi nomi sul serio XD), che reincarna la bellezza, eleganza e crudeltà delle creature alate.
Anche lui non mi ha suscitato proprio nulla, purtroppo.

Riassumendo: buone descrizioni, stile, ambientazione e idee. Però i personaggi principali sono dei barattoli vuoti, e le loro storie sembrano assurde per essere quelle di semplici (circa) ragazzi di diciotto anni.

Leggerò il seguito? Sì, perché son curiosa di sapere di più su certi personaggi.

1 commento:

  1. Hey :3 mmm sul lento non saprei, succedono tante cose una dopo l'altra, forse però lo stile così descrittivo rallenta un po' l'azione! sulle emozioni idem, di certo non mi ha fatto impazzire, anche xké la protagonista è una suola con la vivacità di un palo XD

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