venerdì 2 maggio 2014

Recensione: "Quando il diavolo mi ha preso per mano" di April Genevieve Tucholke

Come inaugurare bene il blog se non con una recensione? E quale libro migliore che non quello che ultimamente ha destato tanti pareri positivi (e non) fra noi lettrici? Ecco quindi che vi parlo di "Quando il diavolo mi ha preso per mano", opera di April Genevieve Tucholke, che tanto bramavo di leggere per la trama paranormale e la copertina da brividi rimasta -stranamente- fedele all'originale!



"Quando il Diavolo mi ha preso per Mano" di April Genevieve Tucholke

  ❤  
Editore: Piemme
Prezzo: 16,00 €
Data di Pubblicazione: 15 aprile 2014
Categoria:Young Adult / Gothic / Horror
Tipo: Primo di una duologia

Trama: Nel paesino di mare dove abita Violet White non succede mai niente... fino a quando River West non affitta la casetta dietro la sua e incominciano ad accadere cose inquietanti: i bambini scompaiono, gli adulti hanno strane visioni e diventano inspiegabilmente violenti. Tutto mentre Violet è sempre più attratta da quel ragazzo misterioso che ormai entra indisturbato in casa sua. Ma River è soltanto un bugiardo dal sorriso irresistibile e un passato misterioso o dietro i suoi occhi ipnotici si nasconde qualcos'altro? La nonna di Violet l'aveva sempre messa in guardia dai giochi che sa fare il diavolo, ma lei non aveva mai pensato che potesse nascondersi dietro un ragazzo dai capelli scuri che si appisola in giardino, adora il caffè e ti fa tremare di passione...


RECENSIONE


Genitori all'estero per lavoro, il ricordo fisso dell'amata e defunta nonna Freddie, e un fratello gemello con gli ormoni a mille: questa è la vita di Violet, liceale della cittadina di Echo, che all'inizio dell'estate si vede costretta, per mancanza di soldi, a dover affittare la depandance della vecchia casa di famiglia, "Candalù", a un nuovo ragazzo appena giunto in città : River.  Ma River è ben più di quello che dice, e ogni parola che esce dalla sua bocca suona come una bugia alle orecchie di Violet, che si ritrova attratta e allo stesso tempo terrorizzata da questo strano e misterioso ragazzo. Da quando è giunto a Echo, poi, iniziano a succedere cose strane: la vicina di casa, Sunshine, ha visioni di mostri dai denti aguzzi, una bambina scompare nel nulla e il cimitero diventa lo scenario per una caccia al Diavolo. Violet capirà presto che non tutto quello che accade è una "banale coincidenza". Il vero problema sarà accettarlo veramente.

Parto subito col dire che questo è uno di quei libri che, se fosse stato sviluppato meglio dalla scrittrice, sarebbe sicuramente finito nella mia lista di preferiti.
I presupposti, infatti, c'erano tutti: una trama paranormale, un protagonista "bello e dannato", e una location da storia dell'orrore. Purtroppo, però, l'autrice ha peccato di banalità, e già a metà libro si capisce dove vuole andare a parare. Tutte le idee che il lettore si è fatto durante le prime pagine vengono completamente stravolte e il libro prende una piega noiosa e scontata, vista e rivista in altri romanzi, quando avrebbe, invece, potuto dare molto, molto di più.

Molte cose, inoltre, sembrano esser state messe così per caso, senza alcun motivo logico e vengono trattate con troppa sufficienza. Per esempio, il rapporto che hanno Violet e Luke con i loro genitori (che sarebbero da denunciare, ma va bhe!) o quello fra il piccolo Jack (che ho trovato adorabile) e suo padre. Un'altra cosa un po' insensata, secondo me, è stata la totale mancanza di tecnologia. Okay, è vero, avrebbe tolto quell'atmosfera fantasy-horror che l'autrice voleva dare al libro, ma al giorno d'oggi trovo davvero difficile credere che esistano ancora adolescenti senza computer o cellulare!
Purtroppo, poi, non sono riuscita a "spaventarmi" nemmeno una volta, nonostante l'argomento trattato :\ ma magari quello è un mio problema!

Nonostante tutto, il libro mi è piaciuto. Lo stile della scrittrice è piacevole, le descrizioni ben curate, e il protagonista maschile, River, è impossibile che non vi faccia sospirare almeno una volta con il suo caratterino e i suoi modi di fare. Anche Violet non è male, nonostante ricorra nel più banale errore delle protagoniste dei libri: "tizio potrebbe uccidere l'intera popolazione, ma è un figo, quindi amen!".
Detto questo, il romanzo lascia presupporre che ci sarà un seguito, e penso proprio che lo leggerò per sapere come andrà a finire fra i due "innamorati".

Ultima considerazione (negativa) per la traduzione italiana: Quando il diavolo mi ha preso per mano, proprio non si può sentire in confronto a Between the devil and the deep blue sea.
Ma lasciare il nome originale, per una volta???

1 commento:

  1. Ciao! Credo che questo libro piacerà alla mia "socia" di blog Menta. Glielo consigliero'.

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