lunedì 7 luglio 2014

Recensione: "Alis Grave Nil" di Barbara Schaer

Brrr. Siamo in Estate, piove, e io ho freddo. Fantastico! Ma passiamo a noi, è arrivato il turno di un libro che mi ha sempre incuriosito, sia per il titolo particolare e dal bellissimo significato, sia perché in parecchie classifiche di fantasy me lo ritrovavo sempre davanti. Della Schaer, inoltre, avevo già iniziato a leggere Onislayer, ma evidentemente è destino che non riesca a piacermi quest'autrice (tra l'altro mia concittadina!).
Comunque, ecco la recensione di Alis Grave Nil, libro scelto per la prima tappa del Book World Tour.
1- Per prima cosa, mi pare giusto pensare alla nostra amata penisola, quindi leggete un libro ambientato in Italia!


"Alis Grave Nil" di Barbara Schaer

     
Editore: Auto pubblicato.
Categoria: Urban Fantasy / Paranormal Romance
Tipo: Auto-conclusivo
Prezzo: 0,89 

Trama: Sara è pronta per un altro giorno della sua solita vita. La scuola, i dispetti della sorella Reb, le malignità delle vecchie amiche e la certezza di non contare granchè. E' sicura che l'amore non faccia per lei e che le favole siano solo invenzioni per sognatrici. Ma proprio quel giorno, in un incontro tutt'altro che casuale, conosce Eric. Bellissimo e misterioso, protettivo e minaccioso, Sara intuisce che Eric è decisamente più che un ragazzo normale, ma quello che proprio non può immaginare è che la loro storia sia cominciata molto prima di incontrarsi e che le parole latine tatuate sul suo braccio nascondano un inquietante segreto... Senza curarsi di quanto il principe si confonda pericolosamente con il cacciatore, Sara dovrà lottare con tutta se stessa per opporsi alle forze oscure che minacciano di separarli per sempre e far vivere l'amore da fiaba che ha sempre desiderato.


RECENSIONE


Sara ha sedici anni e vive in Italia, in una città che non ci è dato sapere, ma che molto probabilmente è di fantasia (vengono citati i vicoli e il porto di Genova e Castello Vecchio di Firenze). Fin dalla prima pagina si capisce che la sua vita è un incubo: è sopravvissuta miracolosamente all'incidente che ha ucciso i suoi genitori, e si ritrova a vivere con sua sorella Reb, di qualche anno più grande, che non perde occasione per trattarla male. Come se non bastasse, le due ragazze navigano economicamente in cattive acque, motivo che ha costretto Sara a cambiare liceo.
Ed è proprio dal liceo che si apre il libro: dopo una tipica mattinata scolastica, Sara accompagna una sua nuova compagna di classe al centro commerciale, dove avverrà -ovviamente- l'incontro con Eric, un bellissimo ragazzo che si farà largo a forza nella sua vita.

Come avrete capito, la trama sembra delle più banali. Ragazzina umana + Bello e impossibile (tanto che persino l'autrice cita il testo della famosa canzone nelle sue pagine!). Contrariamente a quanto pensato, però, la trama è il male minore. L'idea della Schaer di usare gli angeli è buona e mi è piaciuta, purtroppo però è una macchiolina positiva in un mare di NO.



Partiamo dagli errori di ortografia.
Il libro è un auto-pubblicazione, quindi non revisionato da un editor, quindi sì, ci sta che possa contenere degli errori. Il problema è che qui sono tanti, spesso anche stupidi e che avrebbero potuto essere corretti con una o due letture di più. Per esempio, non riesco a togliermi dalla testa la cacofonia della frase "la mia assenza, così come la mia presenza, non avrebbe fatto alcuna differenza" o lo spropositato numero di punti esclamativi nei dialoghi. Queste sviste non le ho trovate in Onislayer, quindi immagino sia il classico errore del debuttante, ecco.

Passando ai personaggi, ci sono tante cose che li rendono poco credibili. Iniziamo con Sara, la protagonista. 
Sara ha sedici anni, ma nessun'amica. Okay, dico io, può capitare, dai. Andiamo oltre. E' sopravvissuta solo lei all'incidente mortale in auto dei suoi genitori, di cui si ritiene responsabile, e qui iniziano le contraddizioni. Sara ha sedici anni, SEDICI. Senza amici, con una famiglia assente, circondata da persone orribili, e dall'incidente sono passati solo SEI MESI. Mi aspettavo che la cosa avrebbe avuto ripercussioni su di lei, e invece? zero. Niente pianti, malinconia o altro. Ci viene accennata una piccola paura a salire in macchina (dato l'incidente d'auto), ma al capitolo successivo ce la ritroviamo a bordo di una Lamborghini che va ai 300 kmh O__O. Beata lei che riesce a superare così i traumi della vita! Proseguiamo.
Vive con Rebecca, sua sorella di diciannove anni (o giù di lì, non ricordo bene), che la odia, e non nel tipico modo "litigano perché sono sorelle, ma poi sotto sotto si vogliono bene", DECISAMENTE NO. Reb è una stronza, tratta Sara come fosse un bersaglio su cui sfogare giornalmente la sua rabbia, arrivando al punto da farle di tali cattiverie che mi hanno fatto sgranare gli occhi. Vi basti sapere che nemmeno si preoccuperà di lei quando le diranno che è finita in ospedale, ma comunque.
Arriviamo a Eric, il protagonista maschile della storia. Eric è il tipico: bello, misterioso, con occhi solo per la piccola e sfigata Sara. Data la sua natura e le sue motivazioni future, ci sta anche che sia così, il problema è che dal momento che lui è, fisicamente parlando e permettetemi il termine, da "Serie A", mentre Sara da "Serie B", ci ritroveremo a sopportare le paranoie mentali della ragazzina per 3/4 di libro. Cosa che mi ha fatto impazzire. Un po' di spina dorsale, che cavolo!
Eric stesso, comunque, non mi è piaciuto. Prima fa una cosa, poi un'altra, ha un umorismo che non mi ha fatto mai ridere e i tipici sospiri che dovremmo tirare nel leggere il modo di fare del protagonista maschile non ci sono proprio stati. Di lui ricorderò solo che "ha gli occhi bui", cosa che viene ripetuta fino allo svenimento, come se Sara non vedesse altro.

Dei personaggi secondari non so che dire. Ci sono i "fratelli" di Eric, che però non mi hanno suscitato nessuna emozione, c'è Padre Dan, il parroco che ha convinto Sara a fare volontariato (boh?), e di cui verremo a scoprire un segreto che poi tanto segreto non è (io me l'aspettavo), e come non citare la combriccola di stronzi, aka le amiche di Reb: Lilli, Pi (forse l'unica decente, FORSE), Cristina e Fede +  l'ex ragazzo di Sara, Fabio. Ovviamente, nonostante Sara schifi tutti loro, si ritrova sempre a dover trascorrere del tempo in loro compagnia, cosa che mi ha fatto sclerare. Se non ti piacciono, e visto come ti trattano hai ragione, VATTENE, no? 
Capisco che la Schaer abbia voluto inserire degli antagonisti nella vita di Sara, forse per far risaltare la sua bontà, ma ha esagerato con la provetta della cattiveria. Questi personaggi sono acidi a livelli disumani, soprattutto considerato il fatto che hanno 18 anni appena. Il modo in cui Sara si rapporta a loro, poi, è assurdo. Più viene trattata male, più lei gli va dietro. SVEGLIATI, cara. Potevi crepare che tua sorella se ne sbatteva altamente, e tu stai ancora a preoccuparti per lei? Il tuo ex, che ti ha lasciato per lei, ritorna e lo becchi di nuovo a tradirti, e accetti di andarci a letto insieme? ah, no, giusto. Probabilmente Sara nemmeno si rende conto delle intenzioni di Fabio. Ci sono state volte in cui mi sono chiesta in che anno è ambientato il libro, perché una ragazzina che a sedici anni non arrivi a capire certe cose, è poco verosimile.
Ma parliamo anche dei personaggi belli, cioè uno solo, che si vede poco e che Sara tratta come fosse un cane: Andrea, il suo compagno di volontariato. Andrea ha una cotta per Sara, la tratta benissimo, tanto da andare persino contro Eric in un punto del libro, ha ragione su tutta la linea riguardo a quest'ultimo, e lei che fa? dà più conto a una cacchina sul marciapiede che a lui. Poverino!!!

Insomma, si è capito che sono rimasta delusa da questo libro? ecco, sì, sono rimasta delusa :\ vi prego, ditemi che non sono l'unica a non averlo apprezzato, perché inizio a sentirmi scema date le recensioni positive che fioccano da ogni dove sul web ò_ò

4 commenti:

  1. oddio D: io devo ancora leggerlo, ma dopo la tua recensione sono un po' scoraggiata :\

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    1. Per carità, leggilo pure, in giro ci sono tante recensioni che lo esaltano e magari poi è solo un'opinione mia XD Certo, se mi chiedessero un parere, sarebbe negativo (ma si è capito XD)!

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  2. Anche io volevo leggere questo libro.. e anche Onislayer, ma mi sa che forse lo faccio scalare di qualche posto nella TBR..
    Non consigli nemmeno Onislayer? (:

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    1. Onislayer in quanto errori di ortografia è moolto meglio, nel senso che si legge senza difficoltà. Io amo la cultura giapponese, ma dopo le prime pagine non mi sono comunque sentita "attratta"... :\ c'è da dire però che io non sono un'amante delle protagoniste femminili super cazzute, ecco XD. I personaggi mi sono sembrati più caratterizzati rispetto ad Alis, e le scene di combattimento erano buone, quindi fra i due ti consiglio più Onislayer, sì, anche perché di urban fantasy sul giappone ce ne sono pochi pochi pochi!

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