lunedì 19 gennaio 2015

Recensione: "Alice in Zombieland" di Gena Showalter

Questo è un libro che ho letto due anni fa, e che ho dovuto riprendere in mano grazie all'uscita del suo seguito in questi ultimi giorni (ehi, grazie Mondadori per averci messo così poco tempo!).
Sono contenta di averlo rispolverato, non ricordavo più un sacco di cose e almeno non correrò il rischio – che hanno corso molte altre lettrici – di non riuscire a godermi fino in fondo il sequel a causa di vuoti di memoria.



"Alice in Zombieland" di Gena Showalter

     
Editore: Harlequin Mondadori
Categoria: Urban-Fantasy / Paranormal Romane
Tipo: Primo di una trilogia - (The White Rabbit Chronicles #1)
Prezzo:  6, 99 euro

Trama:  
Non avrò pace finché non avrò rispedito nella tomba tutti i morti che camminano. Per sempre. Se qualcuno mi avesse detto che la mia vita sarebbe cambiata in un momento, sarei scoppiata a ridere. E invece è proprio quello che è accaduto. Un attimo, un secondo, il tempo di un respiro, e tutto ciò che amavo è sparito. Mi chiamo Alice Bell, e la notte del mio sedicesimo compleanno ho perso la madre che adoravo, la mia sorellina e il padre che non ho mai capito finché non è stato troppo tardi. Quella notte ho scoperto che lui aveva ragione: i mostri esistono veramente. Gli zombie mi hanno portato via tutto. E adesso non mi resta che la vendetta... Per realizzare i suoi propositi, Alice dovrà imparare a combattere contro i non-morti e fidarsi del peggiore dei cattivi ragazzi della scuola, Cole Holland. Ma lui nasconde dei segreti. E quei segreti potrebbero rivelarsi persino più pericolosi degli zombie.


RECENSIONE



Alice in Zombieland”, che non traduco perché sul serio, anche una capra arriva a capire cosa significa (senza offesa per le capre), può ingannare subito il lettore nel credere che sia il classico romanzo che rivisita la storia di Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice in Wonderland), ma che in realtà col romanzo di Carroll ha ben poco a che fare. Le similitudini si fermano alla protagonista bionda e che si chiama Alice, punto. 

Buona cosa? Direi di sì.

Alice Bell non è una adolescente come le altre. Cresciuta in una casetta anonima in quel dell’Alabama, lei e la sua sorellina Emma vivono condizionate dai divieti imposti dal padre, da tutti – specie da loro due – considerato un pazzo alcolizzato spesso vittima di allucinazioni. Ma come biasimare le due sorelle? Chi crederebbe mai a mostri affamati di carne umana pronti a divorarvi non appena calato il sole?
Il giorno del suo sedicesimo compleanno, Alice decide di averne abbastanza. Ostinata a voler realizzare il sogno della sua sorellina, quello di poter partecipare al saggio di danza serale, riesce a convincere i suoi genitori a uscire dopo il tramonto, infrangendo le tre regole fondamentali che suo padre le ha ripetuto mille volte.  Non uscire mai di notte. Non avvicinarti mai a un cimitero e non fidarti mai, per nessun motivo al mondo, di qualcuno che voglia farlo.



Se potessi tornare indietro, farei migliaia di cose in modo diverso. Direi di no a mia sorella. Non chiederei a mia madre di parlare con papà. Non piangerei. Mi sigillerei le labbra e ingoierei quelle parole odiose. E a parte questo, abbraccerei mia sorella, mia madre e mio padre un’ultima volta. Direi loro che li amo.
Vorrei... oh, come lo vorrei.


Come avrete capito da soli, il romanzo si apre subito con un bel botto.
La notte in cui perde tutti quelli che ama, è la notte in cui la vita di Alice cambia per sempre. Dopo aver assistito alla morte dei propri genitori da parte dei mostri da cui l’ha sempre messa in guardia suo padre, Ali diventa ossessionata dallo scopo di vederli, appurare di non essere impazzita, e ammazzarli tutti fino all'ultimo.
Ma la nuova vita di Alice non è solo notti insonne passate davanti alla finestra alla ricerca di zombie sbrana-uomini. È anche una nuova scuola, nuovi amici e – soprattutto – una prima cotta con i fiocchi per Cole Holland, il classico ragazzaccio considerato da tutto il liceo l’essere umano più pericoloso al mondo (le voci che girano sul suo conto sono così assurde che finirete per ridere anziché spaventarvi), bello da morire e con due fantastici occhi viola.
Come fare ad attirare l’attenzione di un tipo del genere? Chiedetelo ad Alice e alle visioni “hot” che la coinvolgono assieme a Cole ogni qualvolta i loro sguardi si incrocino.

Insomma, che lo voglia oppure no, Alice si ritrova in un vortice di accadimenti da far impazzire qualunque essere umano. Non solo scoprirà che i mostri da cui è ossessionata sono reali, ma imparerà anche a combatterli e segreti che avrebbe preferito non venissero mai a galla.

Se mi è piaciuto il libro della Showalter? Sì, abbastanza. Se mi ha fatto impazzire? Direi di no.
Stranamente, i due personaggi principali non mi hanno incollata alle pagine. Alice è simpatica, temeraria, forte, ma… non l’ho trovata credibile in molte situazioni. Cole, d’altro canto, sembra essere amato da tutte le lettrici del mondo, e devo ancora capire il perché a me tiri fuori un semplice “meh”.

Lo stile del romanzo aiuta a leggerlo facilmente, ma non amo troppo quando i personaggi commentano gli accadimenti, è come se rendesse il tutto più comico e meno veritiero e mi ammazza un po’ il patos. 
Spero che il secondo libro mi emozioni di più :)

2 commenti:

  1. Dai lo spero anche io per te :-) non ho ancora letto questo romanzo ma mi ispira <3

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    1. sono a metà e lo sto apprezzando di più del primo! anche se l'istinto di picchiare il ragazzo è forte XD

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