martedì 5 maggio 2015

Recensione: "The Raven Boys" di Maggie Stiefvater

Avevo già preso in mano la saga della Stiefvater mesi fa, ma avevo accantonato il primo libro dopo appena poche pagine. Eppure, sotto sotto, non riuscivo a togliermi dalla testa il pensiero che avrei dovuto dargli una seconda chance; c'era qualcosa che mi era rimasto incollato addosso, uno strano attaccamento ai personaggi del romanzo. Così, alla fine, ho ceduto.
E ho fatto stra-bene.



"The Raven Boys" di Maggie Stiefvater


  ❤  
Editore: Rizzoli
Tipo: Primo di una trilogia
Prezzo: 16,00 €
Trama: Nata in una famiglia di chiaroveggenti, Blue Sargent, sedici anni, fin da piccola sa che con un bacio ucciderà il suo vero amore. Ora però a quanto pare il momento è prossimo: prova ne è la visione che Blue ha nella notte della vigilia di San Marco, quando gli spiriti dei futuri morti di Henrietta, una cittadina della Virginia, si mostrano alle veggenti Sargent: Blue vede lo spettro di Gansey e apprende che è proprio lui il suo vero amore, e quindi la persona che ucciderà. Fatalità vuole che Gansey di lì a poco si presenti alla porta delle Sargent per un consulto magico: da anni è sulle tracce di Glendower, mitico re gallese la cui salma è stata trafugata oltreoceano secoli prima e sepolta lungo la linea temporale che attraversa Henrietta. Blue decide di aiutare Gansey, e si ritrova coinvolta nella ricerca di questa sorta di Graal insieme agli altri Raven Boys, i problematici studenti della scuola che Gansey frequenta. Ma questo è solo l’inizio dell’avventura.


RECENSIONE


Innanzitutto devo dire una cosa: la trama può essere fuorviante. Quel che si capisce è che Blue sarà la voce protagonista della storia, che la ricerca di Glendower sarà in secondo piano e che il romanzo ruoterà attorno alla storia d'amore fra l'eroina e Gansey.
Proprio no!
Se prendete in mano questa saga con la speranza di un batticuore ogni 3 pagine, lasciate perdere.
Blue Sargent sarà sì la protagonista di Raven Boys, solo non sarà l'unica. I punti di vista sono innumerevoli, e lo spessore di tutti i personaggi non rende nessuno di "secondo piano".



Riguardo questo primo volume, ci ritroviamo a Henrietta, in Virginia, cittadina dove la magia sembra quasi fatta di materia palpabile. Ed è questa sua caratteristica che ha spinto Gansey - o meglio, Richard Dick Gansey III - a trasferirsi lì e frequentare la Aglionby, prestigiosa scuola per ricchi ereditieri. Gansey, infatti, è sulle tracce del re gallese Glendower, uno dei "re dormienti" pronto a esaudire un desiderio a chiunque lo risvegli, e che si dice sia scomparso nel nulla. La sua misteriosa dipartita dal mondo è avvolta di magia proprio come Henrietta, e Gansey non crede alle coincidenze.
Ad accompagnarlo troviamo Adam, un ragazzo tormentato dalla sua situazione familiare ed economica, Ronan, un poco di buono con la passione per le corse clandestine e il fare a botte, e Noah, un misterioso ragazzino trasandato e innocente.
Un quartetto piuttosto strano, ma che riesce a stare unito grazie al fascino di Gansey e alla passione che mette nella ricerca di Glendower. D'altro canto, anche i lettori rimarranno ammaliati da questo diciasettenne un po' pazzo, con i modi di un cerca tesori d'altri tempi, le scarpe da barca, il suo linguaggio forbito e la strana ex- fabbrica trasformata in studio/casa delle meraviglie. Personalmente amo Gansey, è il personaggio che più mi ha spinta a leggere il libro.
Ad ogni modo, I tre ragazzi corvo (così vengono chiamati gli studenti della Aglionby) non sono i soli a esser caduti nella tela di fascino e aspettative di Gansey. Ecco qui che entra in gioco Blue, figlia di una veggente, con zie, cugine e amiche veggenti, ma... non-veggente! Blue, infatti, al contrario della madre e di tutta la sua famiglia, non ha poteri sovrannaturali se non quello di "potenziare" gli altri. E' come una batteria da cui tingere energia spirituale.
Durante la notte della Vigilia di San Marco, però, Blue vede per la prima volta un fantasma: è quello di Gansey. L'incontro vuol dire che il ragazzo morirà entro un anno, ma non solo. Se una non-veggente vede uno spirito, infatti, ci può essere un solo significato: o sarà il grande amore della sua vita, o sarà colui che ucciderà. Simpatico, vero? a questo si aggiunge anche che Blue fin da piccola è protagonista di una profezia: ucciderà con un bacio il suo vero amore.
Contraria fin da subito a frequentare i ragazzi corvo, Blue si ritroverà comunque sul loro sentiero, e ben presto verrà immischiata nella ricerca di Glendower, che forse riguarda anche da vicino la sua famiglia...

Che dire di più di questo libro? Ho amato Gansey, ho amato Blue e la sua eccentricità, ho amato i luoghi descritti minuziosamente di Henrietta, non ho particolarmente amato tutti questi punti di vista e il modo in cui veniamo subito catapultati in mezzo a tanti personaggi, ma... se alla fine mi sono divorata due libri in tre giorni, un motivo ci sarà, no?
I personaggi hanno uno spessore che fa quasi paura, di solito lo scrittore si concentra maggiormente su un tot per libro, qui invece è proprio il contrario. Anche chi non ha punti di vista riesce a entrare nel cuore e nella testa del lettore. Inoltre, sono davvero tanti. Quattro ragazzi corvo, Blue, Un nemico, Quattro familiari di Blue e Due di Ronan. Giusto per citare i più ricorrenti, eh!
Insomma, le critiche che ho non riguardano per nulla com'è stato scritto il romanzo, quanto forse la traduzione italiana (certi punti non li capivo), e la mia antipatia per certi personaggi (Adam *coffcoff*) è la stessa che si nutre verso una persona reale, non per una brutta caratterizzazione da parte dell'autore.

Avendo già letto il secondo volume, a breve recensirò pure quello e__e

2 commenti:

  1. A me incuriosisce tipo da sempre *-*. Speriamo traducano tutti i libri in Italia cosi potrei leggerli tutti insieme e_e.

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    1. Anche io non vedo l'ora di mettere le mani sul terzo +_+

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