mercoledì 19 aprile 2017

Recensione: "L'universo nei tuoi occhi" di Jennifer Niven

Buongiorno lettori,
sbaglio o è tornato novembre? brr! fuori si gela, malgrado il sole.
Oggi vi parlo di una lettura veloce, carina ma che mi ha lasciato un po' con l'amaro in bocca. Scommetto che la maggior parte di voi l'avranno già divorata, su internet non si è parlato d'altro negli ultimi mesi!



"L'universo nei tuoi occhi" di Jennifer Niven

  ❤  ❤ 
Editore: De Agostini
Serie: Autoconclusivo
Prezzo: 14,90 €
Trama: 
Affascinante. Divertente. Distaccato. Ecco le tre parole d’ordine di Jack Masselin, diciassette anni e un segreto ben custodito: Jack non riesce a riconoscere il volto delle persone. Nemmeno quello dei suoi genitori, o quello dei suoi fratelli. Per questo si è dovuto impegnare molto per diventare Mister Popolarità. Si è esercitato per anni nell’impossibile arte di conoscere tutti senza conoscere davvero nessuno, di farsi amare senza amare a propria volta. E finora è riuscito a cavarsela. Ma le cose prendono una piega inaspettata quando Jack vede per la prima volta Libby. Libby che non è come le altre ragazze. Libby che porta addosso tutto il peso dell’universo: un passato difficile e tanti, troppi chili per poter essere accettata dai suoi compagni di scuola. Un giorno, per non sfigurare davanti agli amici, Jack prende di mira Libby in un gioco crudele, che spedisce entrambi in presidenza. Libby però non è il tipo che si lascia umiliare, e il suo incontro con Jack diventa presto uno scontro. Al mondo non esistono due caratteri più diversi dei loro. Eppure… più Jack e Libby si conoscono, meno si sentono soli. Perché ci sono persone che hanno il potere di cambiare tutto. Anche una vita intera.




RECENSIONE


Complici le recensioni entusiaste e la trama particolare, "L'universo nei tuoi occhi" è approdato nella mia libreria dopo pochi giorni dall'uscita in Italia. Se vi fate un giro su Goodreads, noterete come le persone si dividano in due: c'è chi ha amato il romanzo della Niven e chi, invece, gli ha dato solamente una stellina su cinque, nemmeno fosse roba della peggior specie.
Io mi ritrovo nel mezzo. Questo libro non è un capolavoro e personalmente penso non s'avvicini nemmeno un po' al capolavoro chiamato Colpa delle Stelle, ma non è neppur la peggior lettura degli ultimi anni, come sostengono alcuni.

Libby, sedici anni, ex- Teenager Più Grassa d'America con la passione per la danza e un caratterino che ho invidiato parecchio, ritorna a scuola dopo anni d'assenza, determinata a ricominciare da capo, a lasciarsi alle spalle la vita da reclusa a cui l'aveva costretta il proprio peso.
Ma il liceo è un po' il mondo in miniatura, pieno di gente per bene ed elementi meschini, codardi e stupidi. E Libby deve fare i conti con il lato più brutto dei suoi coetanei già durante i primi giorni di scuola, quando Jack Masselin, uno dei ragazzi più popolari , decide di metterla in imbarazzo con uno scherzo infantile, che finisce per spedire entrambi nell'ufficio della preside.
Ma è davvero tutto qui? Grazie a una lettera infilata di nascosto nel suo zaino, Libby scopre che le azioni di Jack hanno una motivazione più nobile e un problema di fondo grave, del quale il ragazzo non ha mai parlato a nessuno... tranne che a lei.
Jack, infatti, soffre di prosopagnosia, un disturbo cognitivo del sistema nervoso che non gli permette di memorizzare i volti della gente. Per lui i familiari, gli amici e gli sconosciuti sono tutti uguali.
Una ragazza che combatte per essere vista realmente, per emergere e scollarsi di dosso l'etichetta di "lardona" che le ha affibiato la società, e un ragazzo che, invece, si è costruito una maschera perfetta per nascondere se stesso.
Il libro della Niven parte col piede giusto per poi perdersi nel nulla di cui fanno parte i clichè e il romanticismo da due soldi.


Questo libro mi piaceva, sul serio. Libby è adorabile, reale, ma la storia d'amore fra lei e Jack è... banale, scontata. Nasce dal nulla, dalla semplice attrazione fisica, e la Niven usa termini così smielati e assurdi da rendere poco credibili i sentimenti dei protagonisti.
Per esempio, quando Jack si lancia in descrizioni su Libby al limite del poetico, citando il profumo di sole e distese d'erba, ho alzato gli occhi al cielo.
I problemi dei due protagonisti vengono tirati in ballo per metà libro, ma poi buttati nel dimenticatoio verso la fine. Quando sono arrivata all'ultima pagina ho controllato di non aver saltato nulla, perché mi sembrava assurdo!
La Niven lascia così tante questioni in sospeso... per esempio, Libby e le Damsels? storia finita, sul serio? solo perché una dei capitani ha voluto fare la stronza?
E gli amici di Jack? affronteranno in maniera più seria il suo problema visivo o ci dobbiamo accontentare di quell'sms striminzito?
La relazione dei nostri protagonisti sarà resa pubblica?
Insomma, ci sono davvero molte cose che avrei voluto fossero approfondite, ma che putroppo son state abbandonate per favorire il romanticismo sciocco da tipico libro Young Adult - senza contare l'assurdità di tutto il capitolo dove Jack scopre di "ricordare" i lineamenti di Libby. Ma sul serio? okay, l'amore è un'arma potente, ma dubito che possa curare un disturbo come la prosopagnosia, aemh.

Che dire... ci son rimasta male, perché le recensioni (almeno quelle in Italia) sono tutte così entusiaste... forse sono io a voler sempre troppo, il massimo, ma "L'universo nei tuoi occhi" non mi è rimasto per nulla dentro, anzi. Lettura veloce, carina, con tanti bei messaggi condivisibili contro il bullismo becero da social network tanto di moda oggi, ma che non si è riservato alcun posto nel mio cuoricino :\



4 commenti:

  1. Che palle però, mi smonti tutto! :C Ahahaha scherzo. Probabilmente hai ragionissima e mi hai appena salvata da uno spreco di tempo. Veramente un peccato, perché come dicevi tu le premesse c'erano eccome!

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    1. Magari poi ti piace u_u io sono sempre super critica haha

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  2. la mia "fortuna", in un certo senso, è stata leggerlo senza aspettative e in periodo piuttosto brutto per le mie letture.. e per questo l'ho apprezzato, nonostante i difetti. Però no, per carità, non è il miglior libro di sempre, su via XD

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