lunedì 10 aprile 2017

Recensione: "Passenger" di Alexandra Bracken

Buongiorno lettori!
finalmente sono uscita dal mio momento di "non-lettura" - che brutto quando succede! - e lo devo al romanzo della Bracken, "Passenger", tanto acclamato dai blog ma che, onestamente, non mi ha entusiasmata più di tanto.
Voi l'avete letto? cosa ne pensate?




"Passenger" di Alexandra Bracken

  ❤  ❤ 
Editore: Sperling & Kupfer
Serie: Dilogia
Prezzo: 18,90 €
Trama: 
In una terribile notte, Etta Spencer – giovanissima violinista – perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all’improvviso in un mondo sconosciuto, ha un’unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un’abilità di cui lei ha sempre ignorato l’esistenza. Fino ad ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell’oceano, e disposta a tutto per ritornare al proprio tempo, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, il capitano della nave. Ma i suoi tentativi per trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio, tempo, tradimento e amore.




RECENSIONE


Come reagireste se da un momento all'altro il futuro per cui avete tanto combattuto rischiasse di non avverarsi?
Henrietta Spencer, per tutti Etta, è una giovane e talentuosa violinista, finalmente vicina al debutto nella carriera della musica, quando si ritrova risucchiata in un tempo che non è il suo, con accanto una ragazza mai vista prima e come tetto sulla testa la cabina di una nave corsara. L'attrazione per il suo salvatore, la missione a cui è costretta per salvare la madre e le avversità degli anni passati come guerre, rivoluzioni e habitat non civilizzati, sono solo alcune delle sfide a cui dovrà sottoporsi per salvare la propria esistenza - perché Etta è una Viaggiatrice, in grado di attraversare la linea del tempo, e si sa... giocare col passato può essere pericoloso.

I libri sui viaggi nel tempo non sono facili da leggere, è normale, e Passenger non si distingue certo per la sua semplicità. Se da un lato ci ritroviamo a seguire il punto di vista di Etta, ragazza del ventunesimo secolo con cui riusciamo subito a empatizzare, dall'altro abbiamo Nicholas, un giovane marinaio del 1700, abituato al razzismo di quegli anni, alla schiavitù di cui è stato macchiato il suo passato e a un potere che sembra essere l'unica cosa in comune con la ragazza dai capelli dorati che, già lo sa, gli stravolgerà la vita.
La diversità dei loro mondi è così tangibile nelle prime pagine che voglio proprio fare un applauso a Bracken per la bravura che ha dimostrato nel rendere "vero" un ragazzo del diciasettesimo secolo - i termini all'antica, gli usi e costumi... insomma, non è cosa da tutti saper scindere tanto bene il passato dal presente.



Passenger ha parecchi punti di forza: l'originalità della trama, la caratterizzazione dei personaggi (persino quelli secondari), le descrizioni dei luoghi. Eppure, con me non è scoccata la scintilla.
Trovo che lo stile della Bracken sia molto simile a quello di un autore fantasy, con pagine e pagine piene zeppe di dettagli - a volte superflui - e che in una storia del genere non hanno fatto altro che appesantire la trama. Insomma, spesso e volentieri non m'importava nulla delle paranoie o dei pensieri dei protagonisti nel bel mezzo di una spiegazione o dell'azione. Una pagina introspettiva ci sta, la tollero, ma quando iniziano a diventare tre... insomma, una noia!
Un'altra cosa che non mi ha fatto piacere è stata la spiegazione sui viaggi nel tempo. La Bracken avrebbe potuto semplificare, invece certi paragrafi erano complicati, probabilmente chiari solo a lei che ha creato questo mondo. C'è da dire, però, che potrebbe non essere colpa sua, ma della traduzione. Certe frasi, per me, non avevano senso.

Alla fine Passenger è un bel romanzo, con una storia nuova, una copertina che fa bella figura in libreria e che quindi, tutto sommato, non mi pento di aver preso. Se leggerò il seguito sarà solo per il finale che ha stuzzicato un po' il mio interesse, ma sono dell'opinione che avrebbe potuto concludersi con un volume solo.

p. s. ma sono l'unica a cui fa ridere il nome della protagonista?!














Nessun commento:

Posta un commento