giovedì 29 gennaio 2015

Recensione: "L'estate dei segreti perduti" di Emily Lockhart

Leggiamo un romanzo romantico, mi sono detta. C'è bisogno di qualcosa di più leggero.
Il fatto che l'abbia letto John Green avrebbe dovuto essere un indizio più che sufficiente, e invece no.



"L'estate dei segreti perduti" di Emily Lockhart


  ❤  
Editore: De Agostini
Tipo: Autoconclusivo
Prezzo: 14,90 €
Trama: Da sempre la famiglia Sinclair si riunisce per le vacanze estive a Beechwood, una piccola isola privata al largo delle coste del Massachusetts. I Sinclair sono belli, ricchi, potenti, spensierati. E Cady Sinclair, l’erede dell’isola, del patrimonio e di tutte le speranze, non fa eccezione. Ma l’estate in cui la ragazzina compie quindici anni le cose cambiano. Cady si innamora del ragazzo sbagliato, l’unico che la sua famiglia non potrebbe mai accettare, e ha un incidente. Un incidente di cui crede di sapere tutto, ma di cui in realtà non sa niente.
Finché, due anni dopo, torna sull’isola e scopre che nulla è come sembra nella bellissima famiglia Sinclair. E che, a volte, ci sono segreti che sarebbe meglio non rivelare mai.



RECENSIONE


L'Estate dei segreti perduti non è un romanzo leggero. Okay. Ho dovuto impararlo sulla mia pelle.
Finito in due giorni, nonostante il suo spessore, è stato capace di trasmettermi le più svariate delle emozioni.
All'inizio lo reputavo un banale young adult con un pizzico di mistero. Poi un libro carino, ma che di sicuro alla fine sarebbe cascato nel cliché del caso. Alla fine mi ha scombussolato tanto che ho frignato come una bambina piccola.
Evviva!

Cadence "Cady" Sinclair ha diciotto anni, ma noi iniziamo a conoscerla già da prima, specie dalla quindicesima estate. La sua è una famiglia perfetta: niente falliti, niente drogati, niente di niente. Sorrisi finti, bell'aspetto, una fama e tanti soldi. Perché loro possono essere normali, sono normali. 


Beechwood Island, l'isola dove passare le vacanze estive, è il piccolo paradiso di Cady. Non importa che sua madre e le zie passino il loro tempo a litigare; non importa che siano tutte divorziate; non importa che il nonno trascorra le sue giornate a tormentarli come un dittatore.
Niente di tutto questo ha importanza per Cady, perché a Beechwood ci sono Johnny, Mirren e Gat. I suoi Bugiardi.
Per loro non esistono i ricatti familiari, le lotte all'eredità e all'approvazione. Esiste solo il loro legame.
Johnny è scatto, impegno e sarcasmo.
Mirren è zucchero, curiosità e pioggia.
I cugini con cui Cady è cresciuta.
Gat è contemplazione ed entusiasmo, ambizione e caffè forte.
Il ragazzo di cui si innamorerà.
E sarà proprio l'amore l'inizio e la fine di tutto per Cady.
Per Cady, Johnny, Mirren e Gat.
Per i Bugiardi.



Era dalla lettura di Tony Tormenta che non mi sentivo così colpita dal finale di un romanzo. Quando l'autore è capace di ribaltare tutto ciò in cui credi, capisci di esserti imbattuta in un bel libro. Uno di quelli che magari non sarà ai primi posti della tua classifica personale, ma che ricorderai per sempre per l'intensità con cui ti ha stravolto. Ecco, il romanzo della Lockhart è intenso. Me ne sono accorta troppo tardi, forse proprio perché è così che doveva essere. E' intenso sin dall'inizio, ma non lo sapremo prima dell'ultima pagina.
Lo stile scelto per narrare le vicende dei Bugiardi è perfetto. La voce di Cady scorre rapida nella nostra testa, ti fa macinare capitoli uno dopo l'altro. I Bugiardi entrano nel cuore, ma solo all'ultimo ti rendi conto di esserti innamorata un po' di tutti loro.

Raramente piango per qualcosa. Di solito, nel campo della letteratura, è quando si parla di animali. Quindi sì, se volete leggere un young adult diverso dal solito, questo è il libro giusto. Se non volete piangere, dirottate su altro.

2 commenti:

  1. La penso esattamente allo stesso modo. Gli ho anche dato lo stesso voto. Davvero un bel romanzo, e sì, anche a me il finale ha fatto piangere. :')

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    1. E pensare che prima del finale non capivo come potesse esser piaciuto ! XD

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