mercoledì 8 aprile 2015

Recensione: "Shadow - La terra delle anime perse" di Sarah Fine

La primavera è arrivata, i caloriferi si spengono e... in casa si muore di freddo!!! Sono l'unica che sta battendo sulla tastiera avvolta in una maxi felpa e con le mani gelate?
Ma parlando seriamente, oggi vi recensisco il primo capitolo della nuova trilogia urban fantasy edita da Mondadori di Sarah Fine. Un libro che mi è piaciuto, nonostante non mi abbia fatta emozionare a tal punto da superare la media.
Avverto però, che non c'è nulla di distopico nel romanzo (almeno secondo me) e che i temi religiosi non vengono affatto affrontati. Il mondo di Shadow è quasi del tutto una geniale invenzione della Fine.


"Shadow. La terra delle anime perse" di Sarah Fine


    
Editore: Mondadori
Categoria: Paranormal Romance / Urban Fantasy
Tipo: Primo di una trilogia
Prezzo cartaceo: 17,00 €
Prezzo ebook: 4,99 €

Trama: 
Due amiche: Lela, diciassette anni e già un passato tormentato alle spalle, e Nadia che invece sembra avere avuto tutto. Così diverse eppure inseparabili tanto che quando Nadia misteriosamente si toglie la vita, Lela non può lasciarla andare. A costo di rinunciare alla propria anima deve riportare indietro Nadia, imprigionata all'inferno. Decide così di compiere il viaggio più difficile, di abbandonare il mondo terreno e scendere nella città delle tenebre: il regno del terrore e dell'oscurità infestato da creature demoniache e mostruose. Proprio quando il male sembra averla risucchiata, al suo fianco compare Malachi, il capitano delle guardie, sentinella delle anime perse. Una creatura buia come la notte ma dall'animo di fuoco, dalla bellezza penetrante e pericolosa. Capace di emanare sicurezza e incutere timore. Un alleato deciso a difenderla nel viaggio nella notte più profonda. Un guerriero destinato a cambiare il suo destino. Innamorarsi all'inferno è pericoloso…



RECENSIONE


Dalla trama si capisce subito che l'argomento principale si divide in due: l'amicizia fra Lela e Nadia e l'amore fra Lela e Malachi. Quindi, sotto questo punto di vista, nessun colpo di scena per noi lettori che prendiamo in mano il romanzo. Sappiamo già cosa aspettarci, vogliamo che sia decente e speriamo che il mondo della Fine non sia la solita minestra riscaldata. Ebbene, rullo di tamburi.... veniamo accontentati!
"Shadow" è un concentrato di emozioni che Sarah Fine riesce a trasmettere benissimo tramite l'eroina della storia, Lela, una diciassettenne latino-americana con un orribile passato, ma con un caratterino che le fa tenere testa anche ai bulli più temibili della sua scuola, quindi cosa mai potrebbe ostacolarla dal salvare la sua migliore amica Nadia quando questa decide di mettere fine alla propria vita? nemmeno la morte! Perché dopotutto Lela sa benissimo cosa l'aspetta nella città delle tenebre, una terra grigia, desolata, dove finiscono i Suicidi, fatta di orrende creature chiamate Mazikin pronte a risucchiarti l'anima, e non ha alcuna intenzione di lasciare che Nadia rimanga prigioniera lì dentro.



Una volta raggiunto l'Aldilà, però, Lela incontrerà ben più della sua migliore amica: l'amore improvviso e travolgente che veste i panni del Capitano delle Guardie cittadine che hanno il compito di respingere i Mazikin, Malachi, un ragazzo di diciannove anni tutto muscoli e determinazione che sicuramente farà innamorare parecchie lettrici.
Dal canto mio, però, ho preferito di gran lunga il personaggio di Lela a quello del protagonista maschile (strano, vero?) ma soprattutto ho apprezzato lo svolgimento della loro relazione: avviene tutto nel giro di una settimana, ma sembra quasi che passino mesi. Può sembrare un male, che la lettura sia noiosa, ma vi assicuro che non è affatto così, nulla di questo libro è noioso, non c'è mai una pausa fra un capitolo d'azione e l'altro e difficilmente vi annoierete. 

Tornando su Lela e sul perché mi è piaciuta... innanzitutto è raro che la protagonista di un libro sia di colore. Non voglio suonare razzista, ma è la realtà dei fatti, per quel che mi riguarda è la prima che leggo oltre Hazel della saga degli Eroi dell'Olimpo, e la cosa mi ha fatto piacere. Poi c'è ovviamente il suo carattere. Nell'ultima recensione ho parlato del mio odio verso le protagoniste che si innamorano non appena vedono il belloccio del momento, e questo non è proprio il caso di Lela. Da parte sua ci sarà solo razionalità al suo incontro con Malachi, e direi MENOMALE e FINALMENTE! Anche alla fine del romanzo, dopo pagine e pagine di sentimenti, Lela non ci deluderà. Vai così, ragazza!
Per quel che riguarda Malachi, è indubbio che sia una figura affascinante, purtroppo però noi lo leggiamo solo quando è già bello che cotto della nostra eroina. Il suo lato freddo e calcolatore non viene mai fuori tranne che nella sua prima apparizione, ed è un vero e proprio peccato. Il suo colpo di fulmine nei confronti di Lela gli toglie quel lato selvaggio e da scoprire che avrei voluto assaporare maggiormente.

Passando ai personaggi secondari, i nemici sono stati OK. Niente di diverso dal solito onestamente, i tipici esseri senza scrupoli che danno spunti per poter esser approfonditi nei prossimi libri, ma nulla più.
Gli alleati, invece, wow! Ana, una delle Guardie, è una ragazza forte e senza peli sulla lingua, ma che soprattutto non diventa un intralcio nella storia d'amore di Lela. Menomale, davvero.
Raphael, il medico (seh) delle Guardie, è... sbav. L'ho amato. Seriously. Ho tanto amato lui quanto avrei voluto tirare due ceffoni a Nadia, anche se ho apprezzato come è stato trattato il tema della depressione dalla Fine. Realistico, senza dubbio.

Riguardo l'ambientazione, nulla da dire: la città delle tenebre è proprio... una città delle tenebre. Un posto dove il sole è un ricordo e si respira depressione in ogni angolo della strada. Ma dopotutto è il luogo dei Suicidi, dove finiscono le anime di chi ha deciso di commettere peccato togliendosi la vita. L'unico modo per lasciare questo posto deprimente è capire ciò di cui si ha realmente bisogno. Solo così il Giudice, il "capo" della città, aprirà le porta alla Campagna, un posto bellissimo dove dolore e problemi sono solo un ricordo. Questo, poi, è anche lo scopo di Lela: recuperare Nadia e andarsene di lì il più in fretta possibile.
Naturalmente non sarà tanto facile, ma noi lettori non chiediamo di meglio, no? :P



1 commento:

  1. Devo ammettere che sono curiosa di leggerlo e ho già visto un paio di recensioni positive, quindi penso che lo prenderò.

    RispondiElimina