"Enders" di Lissa Price
Editore: Sperling&Kupfer
Prezzo: 16,90 €
Data di Pubblicazione: 7 maggio 2013
Categoria: Distopico / Young Adult
Tipo: Secondo di una duologia
Trama: Los Angeles, tra qualche anno. In un mondo devastato da una terribile pandemia, che ha decimato la popolazione adulta tra i 20 e i 60 anni, i vecchi affittano illegalmente il corpo dei giovani per rivivere emozioni ormai dimenticate. Anche Callie, sedici anni e un fratello malato, ha deciso di mettere in affitto il proprio corpo, pur di guadagnare qualche spicciolo. Ma da quel momento la sua vita è cambiata per sempre. Le è stato impiantato un microchip nel cervello e un Vecchio, crudele e potente, ha iniziato a controllare tutti i suoi movimenti - e i suoi pensieri. Disperata, Callie si ritrova intrappolata in un gioco molto pericoloso, ed è disposta a tutto pur di disattivare il microchip e tornare ad essere libera. Una sola persona al mondo potrebbe aiutarla: Hyden, il misterioso e affascinante figlio del Vecchio... Ma se nemmeno lui fosse chi dice di essere?
RECENSIONE
Avevamo lasciato il primo libro, Starters, con un vero e proprio cliffhanger, uno di quelli che ti costringono per forza di cose ad acquistare il seguito dell'autrice per sapere che cosa succede, e devo dire che in Enders tutti i dubbi vengono risolti.
Callie, che già nel primo libro è un personaggio forte, deciso e soprattutto maturo per la sua età e la difficile situazione in cui si trova, nel secondo capitolo acquista ancora più spessore, grazie anche alle nuove situazioni in cui la scrittrice la "catapulta" di capitolo in capitolo.
Con in testa il pensiero fisso di dover trovare un posto sicuro per il suo fratellino Tyler, Callie accetta di mettersi contro al "pericolo numero uno" che già avevamo incontrato in Starters, ma che in questo libro avrà un ruolo fondamentale. L'autrice, infatti, è riuscita nell'intento di ribaltare completamente i ruoli, fino al punto che ci chiederemo se quello che abbiamo letto in Starters fosse il vero o il falso e chi è realmente il buono e chi il nemico.
Insomma, è impossibile non simpatizzare per la protagonista e soprattutto per il nuovo personaggio maschile: Hyden (ma forse è perché io sono un'amante dei piccoli geni nerd :D).
Proprio grazie ad Hyden, Enders diventa un libro interessante, capace di coinvolgere i lettori fino all'ultima riga. Molte volte, infatti, mi sono ritrovata a condividere i pensieri e i dubbi di Callie sul ragazzo; a dubitare delle sue parole e a tornare a leggere in Starters diversi capitoli per vedere se quello che diceva poteva effettivamente essere il vero.
Una nota negativa è stato l'introdurre così dal nulla e troppo in maniera semplificata il "mondo esterno". Insomma, in Starters tutto si svolge a Los Angeles, mentre in Enders riusciremo a vedere anche di più, e cosa finalmente pensano negli altri paesi di quel che sta succedendo ai ragazzini orfani e vittime della Spora.
Altra pecca negativa è il finale: veloce e un po' troppo prevedibile, non dà reali risposte sul futuro dei nostri "eroi". La lettrice deve aver pensato che un finale aperto fosse la migliore scelta per la sua serie, anche se mi sarebbe piaciuto sapere di più, anche solo qualche riga, magari messa come "extra" alla fine così come ha fatto con "storia di uno starters".
Spendo poi del tempo per parlare di Lissa Price: l'autrice ha infatti un suo blog sul social network Tumblr (Qui!), dove scrive regolarmente e riposta anche cose di altri scrittori, ma dove soprattutto risponde ai quesiti dei fan! Io stessa, infatti, sono stata "ribloggata" (in inglese suona meglio, uh?) dopo aver messo la copertina italiana della Sperling (quella economica, e che ben si allaccia a quella di Enders. La prima edizione, infatti, è inguardabile e non c'entra proprio nulla con il libro :\) , ma non solo! Ho anche potuto scambiare quattro chiacchiere con la Price via email, dove ho scoperto il suo l'amore per il nostro Bel Paese, che tra l'altro ha già ha visitato in occasione del Salone del Libro di Torino :)
Callie, che già nel primo libro è un personaggio forte, deciso e soprattutto maturo per la sua età e la difficile situazione in cui si trova, nel secondo capitolo acquista ancora più spessore, grazie anche alle nuove situazioni in cui la scrittrice la "catapulta" di capitolo in capitolo.
Con in testa il pensiero fisso di dover trovare un posto sicuro per il suo fratellino Tyler, Callie accetta di mettersi contro al "pericolo numero uno" che già avevamo incontrato in Starters, ma che in questo libro avrà un ruolo fondamentale. L'autrice, infatti, è riuscita nell'intento di ribaltare completamente i ruoli, fino al punto che ci chiederemo se quello che abbiamo letto in Starters fosse il vero o il falso e chi è realmente il buono e chi il nemico.
Insomma, è impossibile non simpatizzare per la protagonista e soprattutto per il nuovo personaggio maschile: Hyden (ma forse è perché io sono un'amante dei piccoli geni nerd :D).
Proprio grazie ad Hyden, Enders diventa un libro interessante, capace di coinvolgere i lettori fino all'ultima riga. Molte volte, infatti, mi sono ritrovata a condividere i pensieri e i dubbi di Callie sul ragazzo; a dubitare delle sue parole e a tornare a leggere in Starters diversi capitoli per vedere se quello che diceva poteva effettivamente essere il vero.
Una nota negativa è stato l'introdurre così dal nulla e troppo in maniera semplificata il "mondo esterno". Insomma, in Starters tutto si svolge a Los Angeles, mentre in Enders riusciremo a vedere anche di più, e cosa finalmente pensano negli altri paesi di quel che sta succedendo ai ragazzini orfani e vittime della Spora.
Altra pecca negativa è il finale: veloce e un po' troppo prevedibile, non dà reali risposte sul futuro dei nostri "eroi". La lettrice deve aver pensato che un finale aperto fosse la migliore scelta per la sua serie, anche se mi sarebbe piaciuto sapere di più, anche solo qualche riga, magari messa come "extra" alla fine così come ha fatto con "storia di uno starters".
Spendo poi del tempo per parlare di Lissa Price: l'autrice ha infatti un suo blog sul social network Tumblr (Qui!), dove scrive regolarmente e riposta anche cose di altri scrittori, ma dove soprattutto risponde ai quesiti dei fan! Io stessa, infatti, sono stata "ribloggata" (in inglese suona meglio, uh?) dopo aver messo la copertina italiana della Sperling (quella economica, e che ben si allaccia a quella di Enders. La prima edizione, infatti, è inguardabile e non c'entra proprio nulla con il libro :\) , ma non solo! Ho anche potuto scambiare quattro chiacchiere con la Price via email, dove ho scoperto il suo l'amore per il nostro Bel Paese, che tra l'altro ha già ha visitato in occasione del Salone del Libro di Torino :)
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