"La Casa di Ade" di Rick Riordan
Editore: Mondadori
Prezzo: 17,00 €
Data di Pubblicazione: Fine 2014
Categoria: Fantasy / Narrativa per ragazzi
Tipo: Quarto di Cinque libri
Trama: Alla fine del Marchio d'Atena, Annabeth e Percy cadono in una voragine che porta dritte dritta nel cuore degli Inferi. Gli altri cinque semidei devono mettere da parte il loro dolore e seguire le istruzioni di Percy di cercare il lato mortale delle Porte della Morte. Se riusciranno a farcela contro le armate di Gea, e Percy e Annabeth sopravviveranno nella Casa di Ade, allora i Sette riusciranno e chiudere le Porte da entrambi i lati e a prevenire così ai giganti di far risorgere Gea. Ma, Leo si domanda, se le Porte verranno chiuse, come faranno Percy e Annabeth a scappare dal Tartaro?
RECENSIONE
Il Marchio d'Atena ci aveva lasciato con un enorme cliffhanger. Percy è finalmente riuscito a riunirsi con Annabeth, ma la temibile Aracne non sembra intenzionata a lasciar andare la figlia di Atena, e decide di giocare un bello scherzetto alla coppia di innamorati trascinandoli entrambi nel Tartaro!
Il libro finisce, infatti, con la promessa fra Percy e Nico di "ricongiungersi tutti dall'altra parte delle porte della Morte".
Riusciranno i nostri semidei a farcela? be', questo non ve lo dico o vi spoilerei il tutto!
Comincio dicendo che, dopo il primo capitolo, questo è stato quello che più mi è piaciuto della saga, forse anche perché leggerlo in lingua madre fa tutto un altro effetto.
Dopo quattro libri riusciamo finalmente a vedere Percy e Annabeth insieme. Il loro legame, l'amore che nutrono l'uno per l'altra, è tangibile fin dalle prime righe. Ma non solo, Rick Riordan decide di farci conoscere le sfumature più profonde di molti personaggi in questo appuntamento: da Nico e Hazel a Jason, Piper e Leo, e persino Reyna. Tutti giocheranno un ruolo fondamentale, e proprio per questo ci tengo a ribadire come gli Eroi dell'Olimpo sia una saga incentrata su tutti loro, e non più su Percy Jackson (come invece molti credono, abbinando ancora questi libri alla vecchia serie).
La cosa strana della Casa di Ade, è che nonostante Percy e Annabeth siano da soli nel Tartaro a rischiare la morte una pagina sì e l'altra pure, non saranno loro quelli che vi faranno venir voglia di lanciare il libro contro il muro. A questo ci penserà il personaggio fin'ora più sottovalutato di tutti (ma che in realtà ha fatto molto, moltissimo già nelle sue prime apparizioni e che nell'ultimo libro avrà finalmente un suo punto di vista!): Nico Di Angelo. Riordan, infatti, ci farà conoscere lati del figlio di Ade che nessuno, nemmeno il più accanito dei fan, avrebbe mai sospettato! E chi, se non il figlio di Zeus, è il più adatto a rapportarsi con il ragazzino? Il punto di vista di Jason è quello, infatti, che ho amato di più in assoluto. Contrariamente a molti lettori, Jason è sempre stato uno dei miei preferiti, e il suo modo di approciare Nico lo rende ancora più "amabile" ai miei occhi.
Insomma, la Casa di Ade contiene tutto quello a cui Rick Riordan ci ha abituati: riferimenti alla mitologia greca, avventura, humor, amore, e in questo capitolo persino drammi che molti adolescenti devono affrontare ai giorni nostri. Inutile dire che lo leggerò anche in italiano, e che non vedo l'ora che esca il seguito: Il Sangue dell'Olimpo.
Il libro finisce, infatti, con la promessa fra Percy e Nico di "ricongiungersi tutti dall'altra parte delle porte della Morte".
Riusciranno i nostri semidei a farcela? be', questo non ve lo dico o vi spoilerei il tutto!
Comincio dicendo che, dopo il primo capitolo, questo è stato quello che più mi è piaciuto della saga, forse anche perché leggerlo in lingua madre fa tutto un altro effetto.
Dopo quattro libri riusciamo finalmente a vedere Percy e Annabeth insieme. Il loro legame, l'amore che nutrono l'uno per l'altra, è tangibile fin dalle prime righe. Ma non solo, Rick Riordan decide di farci conoscere le sfumature più profonde di molti personaggi in questo appuntamento: da Nico e Hazel a Jason, Piper e Leo, e persino Reyna. Tutti giocheranno un ruolo fondamentale, e proprio per questo ci tengo a ribadire come gli Eroi dell'Olimpo sia una saga incentrata su tutti loro, e non più su Percy Jackson (come invece molti credono, abbinando ancora questi libri alla vecchia serie).
La cosa strana della Casa di Ade, è che nonostante Percy e Annabeth siano da soli nel Tartaro a rischiare la morte una pagina sì e l'altra pure, non saranno loro quelli che vi faranno venir voglia di lanciare il libro contro il muro. A questo ci penserà il personaggio fin'ora più sottovalutato di tutti (ma che in realtà ha fatto molto, moltissimo già nelle sue prime apparizioni e che nell'ultimo libro avrà finalmente un suo punto di vista!): Nico Di Angelo. Riordan, infatti, ci farà conoscere lati del figlio di Ade che nessuno, nemmeno il più accanito dei fan, avrebbe mai sospettato! E chi, se non il figlio di Zeus, è il più adatto a rapportarsi con il ragazzino? Il punto di vista di Jason è quello, infatti, che ho amato di più in assoluto. Contrariamente a molti lettori, Jason è sempre stato uno dei miei preferiti, e il suo modo di approciare Nico lo rende ancora più "amabile" ai miei occhi.
Insomma, la Casa di Ade contiene tutto quello a cui Rick Riordan ci ha abituati: riferimenti alla mitologia greca, avventura, humor, amore, e in questo capitolo persino drammi che molti adolescenti devono affrontare ai giorni nostri. Inutile dire che lo leggerò anche in italiano, e che non vedo l'ora che esca il seguito: Il Sangue dell'Olimpo.
Ciao...ma che carina la tua grafica!!anche tu sei un'appassionata di Percy....hanche a me piace molto(anceh se sono un pò più vecchierella...)
RispondiEliminaGrazie!!
EliminaOh, Percy non ha età *__* hehe